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TOP-Teatri Off Padova al Festival Nazionale dell’Economia Civile: complimenti!

12 Ottobre 2024
TOP Ikon Comunicazione

I nostri complimenti a TOP-Teatri Off Padova, che ha partecipato alla sesta edizione del Festival nazionale dell’Economia civile (FNEC) di Firenze su invito di Confcooperative Nazionale. Un orgoglio per noi seguirne la comunicazione e l’ufficio stampa: le loro progettualità ci danno conferma del ruolo fondamentale del teatro per i territori, le persone, le comunità.

Loris Contarini, Pierantonio Rizzato, Gianni Bozza e Paolo Valentini hanno messo in scena brevi performance teatrali per scandire le diverse sessioni dei lavori. Le tematiche, proposte appunto con il linguaggio del teatro, sono state in continuità e stretta sintonia con quelle al centro dei tavoli di confronto nel programma del festival: inclusione, lavoro, salute e partecipazione.

Nel dettaglio, TOP ha aperto l’evento portando in scena i temi dell’accoglienza, dell’inclusione e della coesione sociale, attraverso l’interpretazione di un estratto dallo spettacolo “Binario Vivo” (testo di Ernesto Milanesi), dal titolo “Enea, il primo profugo”. Sul palco del teatro spazio anche per riflessioni sull’Europa, tra unità e confini, grazie a una performance il cui testo comico grottesco è stato liberamente tratto e rielaborato da “Il Libro dei Record” di Matej Visniec, che racconta dei confini nati dalla disgregazione dell’Europa dell’Est e ai temi del lavoro, della salute e la partecipazione, esplorati con “Polvere”, racconto drammatico e poetico di Massimo Carlotto, tratto dalla produzione TOP-Teatri Off Padova “Nove Raixe”, sulle morti per amianto dei lavoratori dei cantieri navali Fincantieri di Monfalcone.

Nella giornata di chiusura del festival, Top ha aperto entrambe le sessioni. “I Serenissimi”, un secondo estratto da “Nove Raixe”, ha consentito loro di parlare di rivoluzione e paradosso, prendendo spunto da un fatto realmente accaduto negli anni ‘90: l’occupazione del campanile di San Marco a Venezia da parte di un gruppo indipendentista veneto. Infine, hanno chiuso la partecipazione al festival incrociando il tema del riscatto, grazie a “Joseph Paul Jernigan” da “La Fabrica dei corpi” (testo di Ernesto Milanesi:) in scena la vita di un criminale, e l’espiazione delle sue colpe attraverso la donazione del corpo alla scienza.