La trentaquattresima edizione di JOB&Orienta si è conclusa sabato, dopo quattro giorni di lavoro intenso vissuto “sul campo” che ci hanno richiesto molta energia e attenzione, ma che ci hanno restituito altrettanto: incontri, scambi e nuove consapevolezze. Dietro a queste giornate ci sono mesi di preparazione, tra storie da raccontare, contenuti da raccogliere e comunicati da mettere in lavorazione. Da molti anni ci occupiamo dell’ufficio stampa e della comunicazione del Salone, un ruolo che ci permette di osservare da vicino l’evoluzione di scuola, formazione e mercato del lavoro, seguendo tutto ciò che ruota attorno a questi mondi.
Un’edizione, quella appena conclusa, che nell’Anno europeo dell’educazione alla cittadinanza digitale ha scelto come titolo “Tra intelligenza naturale e intelligenza artificiale: competenze per il futuro” per raccontare il ruolo chiave della formazione e delle competenze nel garantire un equilibrio virtuoso tra le enormi potenzialità delle nuove tecnologie e il valore insostituibile delle persone.
Come sempre, c’è stato un lavoro corale — intenso e quotidiano — che ha visto ciascuno impegnato nel proprio ruolo, in una collaborazione continua e sinergica: Marika Andreoli ha raccolto e analizzato le informazioni, redatto i comunicati stampa e mantenuto un dialogo continuo con giornalisti e redazioni; Elena Iruni ha seguito le attività in fiera, supportato giornalisti e troupe televisive, raccolto contenuti e testimonianze, individuando gli interventi più significativi; Chiara Moretti ha curato l’allestimento dell’ufficio stampa, la gestione logistica e i tempi, coordinando la parte operativa e le relazioni durante tutta la manifestazione; Rossella Rizzi, al suo esordio con noi, ha affiancato il team nell’accreditamento dei giornalisti, nell’allestimento, nell’organizzazione dei materiali e nella rassegna stampa.
A guidare la visione e la strategia, Marta Giacometti, responsabile dell’ufficio stampa e della comunicazione di JOB&Orienta, che ha supervisionato ogni passaggio, garantendo coerenza, qualità del racconto e cura dei contenuti.
Un ringraziamento speciale anche a Katy Mandurino per il suo contributo attento e prezioso, e per aver condiviso insieme a noi la fatica e l’intensità di queste giornate.